domenica 6 febbraio 2011

Carnevale in cucina (1)

Le origini
Le origini del Carnevale vengono fatte risalire alla festa romana dei Saturnali (in onore del Dio Saturno) e dei Lupercali (in onore del Dio Pane, festività celebrata nel mese di febbraio). Pertanto i festeggiamenti affondano le radici negli antichi riti pagani, in un periodo storico anteriore al Cristianesimo, dove il Carnevale era considerato una festa con forti valenze simboliche legate al mondo agricolo-pastorale, in quanto si celebrava la fine dell’anno vecchio e l’inizio del nuovo. Infatti attraverso una particolare cerimonia in maschera, si salutava la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera, la quale, secondo le credenze popolari, dava vita ad un ciclo di stagione opulenta, fecondo e fertile per la terra, assicurando ottimi raccolti.
Ad ogni modo è durante l’epoca Medioevale che il Carnevale assume delle connotazioni più precise. Il Carnevale medioevale, è stato definito dagli storici e sociologi come la “
festa dei folli”; si attuavano festeggiamenti trasgressivi, baldorie senza limiti morali, si consumavano lauti pasti, ecc. In seguito, nell’età della Controriforma, il Carnevale ha subito varie resistenze da parte della Chiesa e da parte dei diversi ordini religiosi. Successivamente,nel corso del Seicento il Carnevale diventa una festa popolare, e le cosi dette maschere stabiliscono, sempre più un diretto contatto con la realtà bassa e volgare, adottano il linguaggio dialettale-popolare della loro regione d’origine; così il servo Pulcinella rappresenta Napoli, il servo Arlecchino la regione bergamasca, Pantalone la città di Venezia, Gianduia la società torinese, Meneghino la città di Milano, ecc. Oggi, questa festività, ancora mantiene il suo spirito goliardico e festoso, da una parte attraverso la gioventù e la sua voglia di continuare la tradizione della maschera ( ovviamente ormai in chiave moderna ), e dall'altra attraverso la cucina, ricca di piatti gustosi e innovativi, accompagnati dal classicismo delle frappe e delle castagnole. Proprio per questo, per mantenere vivo lo spirito festoso del carnevale, verranno pubblicate , alcune ricette molto sfiziose, così che si possa preparare un buon pranzo per festeggiare questo carnevale 2011. Pranzo che accontenterà grandi e bambini.
Che significa “Carnevale”
La festa del Carnevale, nei paesi Cattolici, è compresa tra il periodo dell’Epifania e la Quaresima, e termina nei giorni grassi, dal giovedì al martedì. Infatti, Carnevale deriva dal latino “Carnem levare”, che significa “levare - togliere la carne” e durante il periodo quaresimale, secondo la tradizione, i cattolici devono astenersi dal cibo per quaranta giorni, poiché bisogna prepararsi al digiuno per la Pasqua. A seconda poi, delle altre culture, la festa carnascialesca può avere inizio a Capodanno o alla Candelora (2 febbraio) e termina sempre nei famosi giorni grassi prima delle Ceneri.
Il giorno in cui si festeggia il Carnevale è fissato dalle autorità ecclesiastiche e il Carnevale è indice di trasgressione, è una festa in cui l’intero popolo fa baldoria, si dà al travestimento, alla beffa, al divertimento, allo schiamazzo, al ballo, alla musica, ai vari e diversi generi di costumi, di vestiti e mascherine.

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